Caro diario,
eccoci qui a tre giorni dalla partenza per Qbarra a fare millemila cose. Nel pomeriggio siamo andati all’ufficio del casato Sivis, dagli scribacchini, perché la nostra elfa possa mandare un messaggio a Casa T’huranni per asvere informazioni su Arya Vark ed eventuali collegamenti col casato. Pare avremo una risposta già domani..
All’Enclave del casato Deneith scopriamo che ci sono delle ricompense/taglie sui licantropi, alla succosa cifra di ben CINQUE monete d’argento a testa/coda consegnata…chi siamo noi per tirarci indietro?? E quindi via! Sotto una pioggia che gli dei la mandano, tra le macerie del quartiere decaduto.. luogo perfetto per un agguato!
Erebus, stranamente sobrio, scopre tracce fresche da e verso la torre, di tipologie diverse. Arrivati alla torre sentiamo squittire, ci avviciniamo alla porta che, guardandola bene, non sembra poi così scassata… scongiurata la presenza di trappole, Maruin scassina la serratura ed entriamo: una scala sale seguendo il perimetro del muro, al centro è stata ricavata una stanza. È molto buio, e la mancanza di luna piena non aiuta molto la vista. Dalla stanza esce un vecchietto che annusa l’aria. Cerco di far sembrare che la porta sia stata aperte e richiusa dal vento, ma su quello Hammer e Erebus vengono attaccati alle spalle , riesco a far fuori uno degli assalitori e nel mentre il vecchio infingardo si trasforma ..dannato topo mannaro!! E si mette pure a dare l’allarme tirando la corda che pende al centro della stanza, collegata ad una grossa campana situata in cima alla torre.
Da qui inizia la raccolta di code mannare per le ricompense, tra una corsa su per le scale e squittii. Arrivati all’ultimo piano della torre campanaria troviamo il topo grigio di prima, e altri tre topi, di cui uno decisamente grosso. Questi iniziano ad arrampicarsi sulle corde che pendono dalle travi del soffitto. È il mio momento!!! Palla di fuoco!! Le corde bruciano..le travi bruciano..i topi mannari bruciano,,e… ops! Piovono campane! Involontariamente le suono ai miei compagni di avventura hehehe
Comunque.. nella specie di ufficio ricavato a quel piano troviamo, una volta spente le fiamme, tra le pergamene danneggiate, qualche informazione utile, di cui un diario contabile legato al negozio La Piega Della Realtà, a cui è stata venduta la collana che dobbiamo recuperare per Alyna. Scopriamo che uno dei mannari era Jacob Render, membro della brigata nera.. Hammer lo riconosce ma troppo tardi. Jacob era un suo amico… fa quasi strano rendersi conto che quell’ammasso di latta sa provare sentimenti…
In alto vediamo, oltre alle campane rimanenti appese alla guglia, delle statue che sembrano gargoyle…
Erebus riesce a recuperare da una nicchia un sacchetto con alcune monete e un oggetto strano, che sembra un dispositivo o parte di esso.
Tornando verso casa la serata non finisce qui..in un vicolo scorgiamo due figure, due tizi. Uno sembra trattenere l’altro e colpirlo abbastanza violentemente da lasciarlo a terra per poi scappare. Maruin prova a seguirlo mentre noi ci avviciniamo al tipo agonizzante, ferito da una pugnalata ben assestata. Hammer prova ad aiutarlo ma invano. Il poveretto ha segno do costrizione, non sembra uno di quelli che stiamo cercando.
Maruin segue il tizio fino ad una villa decisamente ricca, in uno dei quartieri più prestigiosi della città.. ma non è il solo nostro problema.. la ferita di Erebus ricevuta da un mannaro sembra infetta…